Sacco
SACCO
Il territorio di Sacco era abitato già nel Neolitico, come attestano alcuni reperti databili tra il XIV e il XII secolo a.C.
Intorno al 600, il duca Benevento Zoccone costruì il castello che, secondo la tradizione, serviva a relegare la moglie Saccia, da cui deriverebbe il nome del paese.
Sacco Vecchio fu abitato fino alla metà dell’XI secolo quando gli abitanti lo abbandonarono, forse a causa di una pestilenza. Restano le rovine del piccolo villaggio, pochi ruderi, ma ricchi di fascino e di storia.
Anche l’attuale zona abitata è di particolare interesse storico e architettonico, ricca di suggestivi scorci e antichi palazzi, nonché di chiese, risalenti a diverse epoche.
Le sorgenti del Sammaro
A 2 km dal centro abitato di Sacco sorgono le Sorgenti del Sammaro, dove rocce levigate e acque cristalline si incontrano a formare uno scenario fiabesco.
Le sorgenti del Sammaro sono all’interno di una gola monumentale, una grande spaccatura nella roccia calcarea lunga circa 1600 metri. Un ponte in cemento alto oltre 150 metri, che è tra i ponti ad arcata unica più alti d’Europa, sovrasta la gola.
Il Sammaro fuoriesce in superficie in una forra alta e stretta, custodita da una grande portale naturale e sovrastata da una lussureggiante vegetazione.
Il periodo consigliato per le escursioni è in primavera, ma la portata del fiume è notevole anche in piena estate.
Oltre ad essere meta di turismo naturalistico ed escursionistico nel Cilento, le sorgenti sono il traguardo di un bellissimo percorso di canyoning lungo la gola.
Cosa fare a Sacco
Oltre a percorsi naturalistici ed escursionistici incontaminati, il comune di Sacco è ricco di monumenti di carattere archeologico e religioso.
Tra i principali spunta la chiesa di San Silvestro. é la più grande di tutta la diocesi di Vallo della Lucania e attorno ad essa si sviluppa l’abitato moderno del comune.
Visitando sacco è inoltre d’obbligo la tappa a Roscigno vecchia, un antico borgo abbandonato.