Castellabate
Patrimonio mondiale dell’Umanità, uno dei Borghi più belli d’Italia dal 2007, Bandiera Blu dal 1999, Castellabate è un comune che spazia dalla collina al mare. Offre al visitatore un’ampia gamma di possibilità per vivere il suo territorio sia nel periodo estivo che nei periodi di “bassa stagione”.
Il borgo
Il Borgo Medievale di Castellabate è arroccato su una collina a 280 metri sul livello del mare, in una posizione davvero affascinante.
La storia del borgo inizia nel 1123, quando Costabile Gentilcore, fece costruire una fortezza per difendere la popolazione dai continui attacchi dei pirati saraceni. A ridosso della fortezza, che ben presto iniziò ad essere chiamata “Castello dell’Abate”, furono costruite le prime case e, via via, tutto il borgo.
Il centro storico di Castellabate si caratterizza per vicoletti e scale, intervallati da slarghi spettacolari e da scorci che lasciano senza fiato il visitatore. L’accesso più noto al borgo è quello dal Belvedere di San Costabile, uno slargo panoramico particolarmente affascinante all’ora del tramonto.
Nel cuore del centro storico si trova Piazza X ottobre 1123, il foro naturale di Castellabate, nonché il punto di ritrovo per i castellabatesi.
Le frazioni
La più popolosa è Santa Maria, località balneare d’eccellenza per le sue acque cristalline, per le ampie spiagge di sabbia finissima.
Altra frazione marina di Castellabate è San Marco, le cui origini sono antichissime. Oggi San Marco è una ridente località balneare, con spiagge e le suggestive calette, ma anche il molo moderno, che ospita imbarcazioni da pesca e da diporto.
La frazione Lago, invece, si caratterizza per una lunga spiaggia di sabbia finissima, sotto la quale si nascondono tesori che parlano di un passato lontano. L’area, infatti, anticamente, era una cava di arenaria, dalle quale si ricavavano macine da frantoio, colonne, ecc. Si pensa addirittura che da questa cava siano stati ricavati i blocchi per la costruzione dei templi di Paestum.
Ogliastro e Licosa sono le frazioni marine più meridionali del Comune di Castellabate. Ad Ogliastro una lunga spiaggia di sabbia finissima costeggia il Lungomare delle Tartarughe, così chiamato perché le tartarughe caretta caretta sono solite deporvi le proprie uova.
Licosa è il luogo del mito e dell’incanto: Omero nella sua Odissea ne cantò le bellezze e narrò la storia di tre sirene, una di queste di nome Leucosya, che tentarono invano di ammaliare Ulisse. Oggi Licosa colpisce per la bellezza del paesaggio, fatto di scogliere ripide e a tratti digradanti verso il mare e della vegetazione tipica della macchia mediterranea.
Luoghi di interesse
Il Castello dell’Abate: l’antico maniero, che sorge sul Belvedere, colpisce per la sua imponenza e, visto dal mare, sembra svolgere ancora la sua originaria funzione di difesa del borgo. Oggi, oltre alla mostra permanente degli artisti locali, ospita mostre di pittura e scultura curate da Vittorio Sgarbi e manifestazioni di vario genere.
Piazza Perrotti: si raggiunge costeggiando il perimetro esterno del Castello e ospita l’omonimo palazzo, che nel 1811 ospitò il re francese Gioacchino Murat.
Basilica Pontificia Minore: imponente edificio religioso in stile romanico sorto nella seconda metà del XII secolo sull’antica cappella basiliana dedicata a Santa Maria de Gulia.
I palazzi gentilizi: la parte centrale del borgo di Castellabate si caratterizza per la presenza di palazzi gentilizi risalenti a varie epoche, ciascuno dotato di una cappella privata, dove i nobili assistevano alle funzioni religiose.
“Benvenuti al Sud”
Nel 2009 Castellabate è stato il set del film “Benvenuti al Sud”, commedia italiana di enorme successo diretta da Luca Miniero e interpretata da Claudio Bisio e Alessandro Siani.
Sentieri natura
Sentiero di Punta Licosa: dal Porto di San Marco un sentiero percorribile in un’ora circa di cammino conduce fino a Punta Licosa.
Punta Tresino: dalla Terrazza dei Trezeni, situata in fondo alla frazione Lago, si sale fino alla Punta del Pagliarolo e si procede fino al villaggio abbandonato di San Giovanni.
Monte Licosa: da San Marco si sale fino al Monte Licosa e si prosegue verso un casino di caccia di Ferdinando II e verso il Convento Benedettino.